lunedì 22 settembre 2014

Centro di Formazione Permanente

Riportiamo il comunicato riguardante il nuovo processo di Employability inviato dalla RSU di Roma ai colleghi.


Gentili colleghi,

il primo agosto vi avevamo informato che, durante la presentazione dei risultati del progetto “Back on Track”, ci era stata comunicata dall’azienda la creazione di un nuovo processo per la riqualificazione dei dipendenti che consiste di:


•   Centro di Employability:    unit indipendente che raccoglie dipendenti provenienti da varie unit e che, secondo il management, hanno bisogno di una riqualifica professionale
•   Calibrazione:                   processo che, dopo che il dipendente è stato riqualificato, permette “l’allineamento” del suo stipendio alle tariffe di mercato
•   Time Material Services:    unit che raccoglie tutti quelli che sono stati valutati “non idonei”, “non allocabili per skill/richieste dei clienti”, “obsoleti alle tecnologie presenti attualmente sul mercato”, ecc. dal Centro di Employability, più tutti quelli che non hanno accettato la calibrazione.

I primi a partecipare a questo nuovo processo saranno i partecipanti al progetto Back on Track che non hanno completato il percorso di reskilling. Infatti venerdì scorso a molti colleghi partecipanti al progetto Back on Track, anche alcuni che già sono allocati su un progetto in affiancamento o addirittura fatturati, è arrivata una mail in cui si annuncia il loro passaggio al Centro di Employability già da domani martedì 23 settembre, giorno in cui si terrà un incontro tra coloro che sono stati convocati, l’azienda e consulenti della società Intoo. Sarà comunque nostra cura tenervi aggiornati sugli sviluppi del processo a valle dell’incontro di domani.



Abbiamo più volte manifestato alla dirigenza la nostra contrarietà alla costituzione di una unità di formazione permanente.
Pur apprezzando l’impegno del team dell’HR, dobbiamo constatare che continua a rimanere un’entità avulsa dal resto del contesto lavorativo.
Ci dicono che per "allineare le professionalità alle esigenze di business e del mercato in continua evoluzione" abbiamo la necessità di distaccare i dipendenti dalle unità di provenienza. Questo significa che non c’è dialogo ed integrazione fra le varie funzioni aziendali e che ci troviamo di fronte al fallimento della gestione ordinaria del personale.

Dovrebbero essere le unit a pianificare la formazione continua in base alle attività svolte e a quelle previste in futuro, minimizzando i percorsi formativi in modo da renderli compatibili con le attività lavorative in corso.
Occorrerebbe inoltre distribuire in modo equilibrato, sull'intero organico, carichi di lavoro, periodi di inattività e formazione per evitare il fenomeno degli "unbilled di lungo termine". Se a fronte di un'utilizzazione che non arriva mai al 100% rimangono fuori sempre le stesse persone, continueremo ad avere da un lato dipendenti sovraccarichi che non hanno mai il tempo di aggiornarsi, dall'altro dipendenti che perdono inesorabilmente capacità lavorativa per prolungati periodi di fermo o di mansioni dequalificanti.


Basterebbe imporre dall'alto semplici regole di rotazione per prevenire i fenomeni degenerativi a cui assistiamo da anni.

Dalle esperienze analoghe viste finora, la formazione fatta è apparsa incoerente, frammentaria, diluita in modo inverosimile nel tempo, senza una chiara finalità. Anzi, l’unico risultato ottenuto è stato la demolizione delle professionalità preesistenti. L'intenzione più riconoscibile è risultata la fruizione di finanziamenti per la formazione e le risorse di Fondimpresa, sprecati come ammortizzatori sociali invece di essere utilizzati come reale strumento di riqualificazione.


L'ultimo episodio del progetto di BoT, con un briciolo di imparzialità in più portata da un'azienda esterna, ha dimostrato che la maggioranza delle persone coinvolte erano già pronte a riprendere l'attività lavorativa, interrotta senza apparenti motivazioni.
Quante volte abbiamo visto negli anni colleghi lasciati fermi inspiegabilmente per volontà di qualcuno che, dopo un periodo di purgatorio, sono tornati improvvisamente ed altrettanto inspiegabilmente ad essere riutilizzati solo perché qualcun altro ha avuto la volontà di farlo?



Coordinamento RSU Capgemini Roma

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